Pescopennataro
Molise
Pescopennataro
Pescopennataro è senza dubbio tra i comuni più suggestivi dell’Alto Molise per gli ampi scenari offerti dalla vallata del Sangro e dalle alture circostanti. In una posizione paesaggistica invidiabile, uno sperone roccioso su cui si innesta la parte alta dell’abitato, fu fondato in età normanna. Paese di fini scalpellini della pietra che hanno lasciato preziose testimonianze, Pescopennataro è per questo definito “Paese della Pietra“, oltre ad essere celebrato come il “Paese degli abeti” in quanto area ad alto valore paesaggistico.
Pescopennataro ha la roccia nelle vene. È la nuda pietra che plasma le case, le sostiene, le conforta nei giorni ventosi di primavera. È magnifico nell’imponenza del suo sperone roccioso, a guardia della Valle del Sangro da cui dista pochi chilometri. Con i suoi 1190 metri s.l.m., offre uno spettacolo unico dal suo belvedere, tra due alti muri rocciosi.
Si arriva alla bellissima chiesa parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo attraverso uno stretto passaggio di pietra che ricorda gli ingressi fiabeschi alle sacre montagne. Sulla sinistra, i ruderi delle antiche abitazioni, distrutte durante il secondo conflitto mondiale, ricordano un passato ormai lontano di vite appoggiate le une alle altre. Resta ben visibile l’arco d’ingresso medievale (Porta di sopra) che precede la chiesa, a ricordo del nucleo fortificato, ormai scomparso. All’interno, il magnifico ciborio in legno dorato del 1699 lascia incantati per la qualità e la minuzia dei suoi dettagli.
Il paese è molto noto per la lavorazione della pietra. I suoi scalpellini, nel corso dei secoli, si resero famosi nei territori limitrofi e anche oltreoceano, a seguito dei fenomeni migratori. Oggi, solo un giovane artigiano resta in paese con la sua bottega, visitabile in estate. Molto interessante il Museo della Pietra (necessaria la prenotazione) dove è possibile ripercorrere la storia della lunga vocazione del territorio per l’utilizzo di questo materiale naturale.
Per gli amanti delle camminate, dal paese si imbocca il sentiero del Parco di Pinocchio, abbellito da istallazioni in pietra. La zona è ricca di percorsi naturalistici e piste per lo sci di fondo. Assolutamente da non perdere lo spettacolare Eremo di San Luca.
Le sorgenti di Rio Verde, poco più a valle del paese, offrono un luogo perfetto per picnic e scampagnate grazie alla presenza di un’area attrezzata. Tuttavia, non molti sanno che questo luogo fu frequentato fin dalla Preistoria. Proprio qui sono state recuperate, nel corso degli anni, centinaia di lame neolitiche realizzate da una piccola comunità che viveva nella zona. I reperti sono esposti nel Museo della Pietra.
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