Percorso | CAMMINO DELLE CHIESE CAMPESTRI - Itinerario 9: Poggio Sannita - Castelverrino |
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Regione | MOLISE (IS) - ITALIA |
Punto di partenza | COMUNE DI POGGIO SANNITA - COMUNE DI CASTELVERRINO |
Difficoltà | E Escursionistico |
Lunghezza | 2,90 km |
Tempo di percorrenza | 0h 50' |
Dislivello | DISLIVELLO SALITA 220 m - DISLIVELLO DISCESA 300 m |
Quota Massima | 695 m |
Descrizione del percorso
“Attenzione sentiero pericoloso, in caso di pioggia o neve. Si sconsiglia la percorrenza nel periodo Autunno – Inverno.“ La tappa che porta da Poggio Sannita al suggestivo centro di Castelverrino è breve ma intensa, offrendo ai camminatori un’esperienza ricca di emozioni e scoperte lungo il percorso. Si inizia con una ripida discesa nel suggestivo scenario del Torrente Verrino, attraversando un fitto bosco caratterizzato da formazioni rocciose affioranti. Questo tratto del cammino offre un’opportunità unica per immergersi nella natura incontaminata e godere della freschezza e della tranquillità del bosco. Una volta attraversato il Torrente Verrino, il percorso prevede una ripida risalita verso il caratteristico centro di Castelverrino. Questa salita offre una vista panoramica spettacolare sulle colline circostanti e sulla valle sottostante, regalando momenti di grande bellezza e ammirazione per il paesaggio. La rotta seguita durante questa tappa è una vecchia mulattiera dimenticata, che per secoli ha collegato i due paesi di Poggio Sannita e Castelverrino. Attraverso questo sentiero antico, i camminatori hanno l’opportunità di immergersi nella storia e nell’atmosfera di tempi passati, immaginando i viaggi e le storie di coloro che hanno percorso questa strada in passato. La discesa nel bosco, il passaggio sul Torrente Verrino e la risalita panoramica lungo lo scenografico Vallone La Rocca rendono questa tappa un’esperienza indimenticabile per i camminatori in cerca di avventura e bellezze naturali.
Informazioni utili
Equipaggiamento e consigli pratici
EQUIPAGGIAMENTO
Per ottimizzare il vostro equipaggiamento, leggete attentamente le informazioni relative al percorso da affrontare e le previsioni climatiche e metereologiche. Questa potrebbe essere una lista dell’equipaggiamento base: zaino adatto alle esigenze reali – Almeno 1L di acqua (2 nei mesi caldi/bevanda calda in inverno) – Cartina escursionistica – guida – occhiali da sole – coltellino multifunzione – torcia frontale – carica batteria smartphone – powerbank – macchina fotografica – repellente per insetti – kit di primo soccorso – giacca antipioggia – sacchetto ermetico per gli oggetti di valore e indumenti da tenere asciutti in caso di pioggia – sacchetto per i rifiuti – pomata antinfiammatoria – medicine personali.
Portate qualche alimento leggero e nutriente come frutta secca, barrette di cioccolata, caramelle, miele (spuntino energetico). Munitevi anticipatamente del pranzo o assicuratevi di passare per un centro abitato nel caso abbiate bisogno di rifornimenti. Portate i bastoncini da trekking che assistono nella spinta in salita e aiutano nella stabilità su sentieri impervi. La presenza di corsi d’acqua e percorsi boscosi, rende alcuni sentieri impervi e molto fangosi in caso di forti piogge. In questo caso sono indispensabili scarpe da trekking alte e impermeabili, insieme a calze di buona qualità (traspiranti) che non vanno mai sottovalutate! Nel vostro abbigliamento non dovranno mancare: Giacca a vento/impermeabile; Cappello; Guanti per le basse temperature.
CONSIGLI & COMPORTAMENTO
Anche se può apparire superfluo, ricordiamo la necessità di tenere un comportamento corretto e rispettoso nei confronti degli altri e verso l’ambiente, ognuno dia il proprio contributo riportando con se ciò che danneggerebbe l’ambiente. Il cammino è percorribile tutto l’anno, ma naturalmente la primavera e l’autunno offrono le migliori condizioni meteorologiche e paesaggistiche. Per molti tratti elevati, vanno evitati i periodi di grosse nevicate invernali e nel periodo estivo più caldo va calcolato bene l’approvvigionamento idrico e i tempi di percorrenza per muoversi nelle ore più miti e fermarsi nelle ore di caldo più intenso. Il cammino è ben segnalato con bandierine di conforto e frecce segnavia.
Non danneggiamo le piante, ricordiamoci che percorriamo ambienti protetti e da proteggere. Non accendiamo fuochi. Teniamo i cani al guinzaglio o con pettorina, obbligatorio nelle aree protette. Non abbandoniamo rifiuti. Preveniamo ogni rischio d’incendio. Teniamo conto anche che alcuni sentieri possono risultare impegnativi in caso di condizioni meteo sfavorevoli. Seguiamo sempre i sentieri ufficiali e nel dubbio torniamo indietro fino all’ultimo segnavia indicato. In Molise il campeggio libero è vietato in determinate zone, quindi, vanno utilizzate le strutture che possono ospitare.
Classificazione CAI dei Percorsi
Classificazione del Club Alpino Italiano dei percorsi in base alla difficoltà in ambito escursionistico e cicloescurzionistico
AMBITO ESCURSIONISTICO
T = Turistico
CARATTERISTICHE
Percorsi su carrarecce, mulattiere o evidenti sentieri che non pongono incertezze o problemi di orientamento, con modeste pendenze e dislivelli contenuti.
ABILITA’ E COMPETENZE
Richiedono conoscenze escursionistiche di base e preparazione fisica alla camminata.
ATTREZZATURE
Sono comunque richiesti adeguato abbigliamento e calzature adatte.
E = Escursionistico
CARATTERISTICHE
Percorsi che rappresentano la maggior parte degli itinerari escursionistici, quindi tra i più vari per ambienti naturali. Si svolgono su mulattiere, sentieri e talvolta tracce; su terreno diverso per contesto geomorfologico e vegetazionale (es. pascoli, sottobosco, detriti, pietraie). Sono generalmente segnalati e possono presentare tratti ripidi. Si possono incontrare facili passaggi su roccia, non esposti, che necessitano l’utilizzo delle mani per l’equilibrio. Eventuali punti esposti sono in genere protetti. Possono attraversare zone pianeggianti o poco inclinate su neve residua.
ABILITA’ E COMPETENZE
Richiedono senso di orientamento ed esperienza escursionistica e adeguato allenamento.
ATTREZZATURE
È richiesto idoneo equipaggiamento con particolare riguardo alle calzature.
EE= Escursionisti esperti
CARATTERISTICHE
Percorsi quasi sempre segnalati che richiedono capacità di muoversi lungo sentieri e tracce su terreno impervio e/o infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, roccette o detriti sassosi), spesso instabile e sconnesso. Possono presentare tratti esposti, traversi, cenge o tratti rocciosi con lievi difficoltà tecniche e/o attrezzati, mentre sono escluse le ferrate propriamente dette. Si sviluppano su pendenze medio‐alte. Può essere necessario l’attraversamento di tratti su neve, mentre sono esclusi tutti i percorsi su ghiacciaio.
ABILITA’ E COMPETENZE
Necessitano di ottima esperienza escursionistica, capacità di orientamento, conoscenza delle caratteristiche dell’ambiente montano, passo sicuro e assenza di vertigini, capacità valutative e decisionali nonché di preparazione fisica adeguata.
ATTREZZATURE
Richiedono equipaggiamento e attrezzatura adeguati all’itinerario programmato.
EEA = Escursionisti esperti con attrezzature
Per ferrata si intende un itinerario i cui tratti su roccia sono appositamente attrezzati con strutture metalliche: cavi, catene, scale, pediglie e staffe, che ne facilitano e consentono la progressione. Prevedono l’uso dei dispositivi di protezione individuali certificati secondo le normative vigenti (imbragatura, kit da ferrata e casco) e una adeguata preparazione tecnica. Sono segnalate alla partenza da apposita tabella e rispettano precisi criteri costruttivi e normativi.
Punti di interesse
Chiesa della Madonna delle Grazie
L’edificazione di questo tempio, avvenuta attorno al 1590, si deve al feudatario Giovanni de Raho. La chiesa, riportano le cronache, per motivi di stabilità fu ristrutturata già pochi anni dopo la fondazione e a più riprese nei secoli successivi. In particolare, l’originaria navata centrale fu affiancata dalle due laterali proprio per migliorarne la stabilità. Pochi sono gli elementi artistici ed architettonici originali. Novecenteschi sono il portico e i contrafforti. Nel 1720 un forte terremoto sconvolse Abruzzo e Molise. La chiesa parrocchiale di Santa Vittoria vergine e martire fu ridotta in rovina e la sede della parrocchia per cinque anni fu la chiesa extra moenia, che ospitò la pregiata statua cinquecentesca della santa, di fattura napoletana. La chiesa viene raggiunta tutti gli anni dai devoti poggesi il 25 marzo, in occasione della festa dell’Annunciazione. Oggetto di grande venerazione era ed è tutt’oggi la statua lignea di inizi Ottocento raffigurante la Madonna delle Grazie, recentemente restaurata, conservata nella chiesa parrocchiale.
Box curiosità: In varie località in corrispondenza della festa dell’Annunciazione si suggeriva di praticare un rito per la guarigione o la prevenzione dell’ernia. La declinazione locale del rito prevedeva per i ragazzi di raggiungere la chiesetta passando tra campi coperti dai rovi.
Cappella di Santa Lucia
Edificata nel 1860 dal fedele poggese Giuseppe Mastronardi, rimase di proprietà della famiglia del committente fino agli anni 70 dello scorso secolo. Fu poi donata alla parrocchia di Santa Vittoria. Come si evince dall’iscrizione in alto, il restauro e la dotazione del campanile e annessa campanella furono commissionati dal dottor Lucio Antenucci.
La cappella conserva la statua della santa, realizzata in legno e cartapesta nel XIX secolo e restaurata a fine anni ’90 del Novecento. La festa, fino agli anni 70 caratterizzata da un’imponente fiera, cade la prima domenica di giugno ed è consuetudine benedire i veicoli chiedendo alla santa siracusana di proteggere gli autisti.
Mappa 3D
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Poggio Sannita – Castelverrino
(km 2,90)
Itinerario 9
Partenza: Poggio Sannita
Arrivo: Castelverrino
Distanza: 2,90 chilometri
Tempo di percorrenza: 0h 50′
Difficoltà: Escursionistico
Dislivello: +220 -300
16% asfalto – 10% carrarecce – 74% sterrate
Ciclabilità: No
Periodo Consigliato: Primavera, estate
Sentiero pericoloso in caso di pioggia o neve. Si sconsiglia la percorrenza nel periodo Autunno – Inverno.
File GPX: Download
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Si segnala che i percorsi possono prevedere dei tratti in compresenza di traffico veicolare.
Fotografie
Altri Itinerari
I1: Civitanova del Sannio – Poggio Sannita
I2: Poggio Sannita – Belmonte del Sannio
I3: Belmonte del Sannio – Agnone
I4: Agnone – Capracotta
I5: Capracotta – Pescopennataro
I6: Pescopennataro – Sant’Angelo del Pesco
I7: Sant’Angelo del Pesco – Castel del Giudice
I8: Castel del Giudice – Capracotta
I9: Poggio Sannita – Castelverrino
I10: Castelverrino – Agnone
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