Percorso | CAMMINO DELLE CHIESE CAMPESTRI - Itinerario 3: Belmonte del Sannio - Agnone |
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Regione | MOLISE (IS) - ITALIA |
Punto di partenza | COMUNE DI AGNONE - COMUNE DI BELMONTE DEL SANNIO |
Difficoltà | E Escursionistico |
Lunghezza | 6,63 km |
Tempo di percorrenza | 1h 40' |
Dislivello | DISLIVELLO DISCESA -350 m - DISLIVELLO SALITA +300 m |
Quota Massima | 913 m |
Descrizione del percorso
Vicini alla linea di confine regionale con l’Abruzzo, questa tappa del Cammino ci porta in una delle tante piccole valli dove hanno origine gli affluenti del Torrente Sente. Intorno a noi piccoli boschi, campi coltivati lungo dolci declivi, cascine di campagna e tanto silenzio. Le strade interpoderali sembrano riposare in questa quiete e i panorami non inquadrano alcun elemento di disturbo per i nostri occhi. Il percorso non può essere considerato facile ma neanche difficile, presenta dei piccoli tratti con pendenze accentuate ed obbliga ad attraversare sottili corsi d’acqua in equilibrio su pietre affioranti. Il fondo è prevalentemente asfaltato lungo stradine dimenticate. Dopo aver perso l’orientamento nel panorama tra piccole valli e alte montagne rocciose come Monte Rocca l’Abate (1312m slm), ci si ritrova magicamente alle porte di Agnone che ci accoglie con il suo lungo e largo viale alberato.
Informazioni utili
Equipaggiamento e consigli pratici
EQUIPAGGIAMENTO
Per ottimizzare il vostro equipaggiamento, leggete attentamente le informazioni relative al percorso da affrontare e le previsioni climatiche e metereologiche. Questa potrebbe essere una lista dell’equipaggiamento base: zaino adatto alle esigenze reali – Almeno 1L di acqua (2 nei mesi caldi/bevanda calda in inverno) – Cartina escursionistica – guida – occhiali da sole – coltellino multifunzione – torcia frontale – carica batteria smartphone – powerbank – macchina fotografica – repellente per insetti – kit di primo soccorso – giacca antipioggia – sacchetto ermetico per gli oggetti di valore e indumenti da tenere asciutti in caso di pioggia – sacchetto per i rifiuti – pomata antinfiammatoria – medicine personali.
Portate qualche alimento leggero e nutriente come frutta secca, barrette di cioccolata, caramelle, miele (spuntino energetico). Munitevi anticipatamente del pranzo o assicuratevi di passare per un centro abitato nel caso abbiate bisogno di rifornimenti. Portate i bastoncini da trekking che assistono nella spinta in salita e aiutano nella stabilità su sentieri impervi. La presenza di corsi d’acqua e percorsi boscosi, rende alcuni sentieri impervi e molto fangosi in caso di forti piogge. In questo caso sono indispensabili scarpe da trekking alte e impermeabili, insieme a calze di buona qualità (traspiranti) che non vanno mai sottovalutate! Nel vostro abbigliamento non dovranno mancare: Giacca a vento/impermeabile; Cappello; Guanti per le basse temperature.
CONSIGLI & COMPORTAMENTO
Anche se può apparire superfluo, ricordiamo la necessità di tenere un comportamento corretto e rispettoso nei confronti degli altri e verso l’ambiente, ognuno dia il proprio contributo riportando con se ciò che danneggerebbe l’ambiente. Il cammino è percorribile tutto l’anno, ma naturalmente la primavera e l’autunno offrono le migliori condizioni meteorologiche e paesaggistiche. Per molti tratti elevati, vanno evitati i periodi di grosse nevicate invernali e nel periodo estivo più caldo va calcolato bene l’approvvigionamento idrico e i tempi di percorrenza per muoversi nelle ore più miti e fermarsi nelle ore di caldo più intenso. Il cammino è ben segnalato con bandierine di conforto e frecce segnavia.
Non danneggiamo le piante, ricordiamoci che percorriamo ambienti protetti e da proteggere. Non accendiamo fuochi. Teniamo i cani al guinzaglio o con pettorina, obbligatorio nelle aree protette. Non abbandoniamo rifiuti. Preveniamo ogni rischio d’incendio. Teniamo conto anche che alcuni sentieri possono risultare impegnativi in caso di condizioni meteo sfavorevoli. Seguiamo sempre i sentieri ufficiali e nel dubbio torniamo indietro fino all’ultimo segnavia indicato. In Molise il campeggio libero è vietato in determinate zone, quindi, vanno utilizzate le strutture che possono ospitare.
Classificazione CAI dei Percorsi
Classificazione del Club Alpino Italiano dei percorsi in base alla difficoltà in ambito escursionistico e cicloescurzionistico
AMBITO ESCURSIONISTICO
T = Turistico
CARATTERISTICHE
Percorsi su carrarecce, mulattiere o evidenti sentieri che non pongono incertezze o problemi di orientamento, con modeste pendenze e dislivelli contenuti.
ABILITA’ E COMPETENZE
Richiedono conoscenze escursionistiche di base e preparazione fisica alla camminata.
ATTREZZATURE
Sono comunque richiesti adeguato abbigliamento e calzature adatte.
E = Escursionistico
CARATTERISTICHE
Percorsi che rappresentano la maggior parte degli itinerari escursionistici, quindi tra i più vari per ambienti naturali. Si svolgono su mulattiere, sentieri e talvolta tracce; su terreno diverso per contesto geomorfologico e vegetazionale (es. pascoli, sottobosco, detriti, pietraie). Sono generalmente segnalati e possono presentare tratti ripidi. Si possono incontrare facili passaggi su roccia, non esposti, che necessitano l’utilizzo delle mani per l’equilibrio. Eventuali punti esposti sono in genere protetti. Possono attraversare zone pianeggianti o poco inclinate su neve residua.
ABILITA’ E COMPETENZE
Richiedono senso di orientamento ed esperienza escursionistica e adeguato allenamento.
ATTREZZATURE
È richiesto idoneo equipaggiamento con particolare riguardo alle calzature.
EE= Escursionisti esperti
CARATTERISTICHE
Percorsi quasi sempre segnalati che richiedono capacità di muoversi lungo sentieri e tracce su terreno impervio e/o infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, roccette o detriti sassosi), spesso instabile e sconnesso. Possono presentare tratti esposti, traversi, cenge o tratti rocciosi con lievi difficoltà tecniche e/o attrezzati, mentre sono escluse le ferrate propriamente dette. Si sviluppano su pendenze medio‐alte. Può essere necessario l’attraversamento di tratti su neve, mentre sono esclusi tutti i percorsi su ghiacciaio.
ABILITA’ E COMPETENZE
Necessitano di ottima esperienza escursionistica, capacità di orientamento, conoscenza delle caratteristiche dell’ambiente montano, passo sicuro e assenza di vertigini, capacità valutative e decisionali nonché di preparazione fisica adeguata.
ATTREZZATURE
Richiedono equipaggiamento e attrezzatura adeguati all’itinerario programmato.
EEA = Escursionisti esperti con attrezzature
Per ferrata si intende un itinerario i cui tratti su roccia sono appositamente attrezzati con strutture metalliche: cavi, catene, scale, pediglie e staffe, che ne facilitano e consentono la progressione. Prevedono l’uso dei dispositivi di protezione individuali certificati secondo le normative vigenti (imbragatura, kit da ferrata e casco) e una adeguata preparazione tecnica. Sono segnalate alla partenza da apposita tabella e rispettano precisi criteri costruttivi e normativi.
Punti di interesse
Chiesa di San Rocco
Il primo insediamento della Chiesa di San Rocco di Belmonte del Sannio risalirebbe al XVII secolo. Ricostruita nel 1848, la chiesetta ha alle spalle quello che era l’originario cimitero del paese. Il santo invocato per la protezione dalla peste e la Madonna Assunta vengono qui festeggiati il 15 agosto.
La chiesa è stata riaperta al culto nel 2013 e per l’occasione è stato qui presentato il quadro restaurato della Madonna di Belmonte, oggi conservato nella chiesa parrocchiale di S Salvatore.
La storia di questa tela, donata dai fedeli del paese pugliese di San Paolo di Civitate ai fedeli belmontesi nel 1994, getta luce sul legame creatosi durante i secoli attraverso la Transumanza tra i due comuni, oggi gemellati. Tommaso Lemme, illustre cittadino belmontese, medico e scrittore appartenente ad una delle famiglie più importanti del paese, racconta nel suo libro ‘Il Campanile – Memorie Abruzzesi’ scritto agli inizi del XX secolo, la leggenda del ritrovamento del quadro della cosiddetta ‘Madonna di Belmonte’. Nascosta dai pastori transumanti provenienti dagli Abruzzi presumibilmente nel 600 d.C. per salvare l’immagine dalla furia iconoclasta, il quadro sarebbe rimasto sepolto fino al 1800, quando a ritrovarlo fu un contadino di San Paolo di Civitate. Sul luogo del ritrovamento fu quindi edificata la cappella dedicata appunto alla Madonna di Belmonte. Da circa trent’anni i fedeli fanno visita nel comune gemellato condividendo la stessa devozione.
Curiosità: Una lapide, sul lato sinistro dell’altare, segnala il luogo di sepoltura del giovane arciprete e patriota Don Giandomenico Lemme, avvelenato per ragioni politiche nella seconda metà del XIX secolo.
Mappa 3D
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Belmonte del Sannio – Agnone
(km 6,63)
Itinerario 3
Partenza: Belmonte del Sannio
Arrivo: Agnone
Distanza: 6,63 chilometri
Tempo di percorrenza: 1h 40′
Difficoltà: Escursionistico
Difficoltà: +300 -350
73% asfalto – 27% sterrate
Ciclabilità: Si – presenza di tratti con forte pendenza
Periodo Consigliato: Primavera, estate, autunno
File GPX: Download
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Si segnala che i percorsi possono prevedere dei tratti in compresenza di traffico veicolare.
Fotografie
Altri Itinerari
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I2: Poggio Sannita – Belmonte del Sannio
I3: Belmonte del Sannio – Agnone
I4: Agnone – Capracotta
I5: Capracotta – Pescopennataro
I6: Pescopennataro – Sant’Angelo del Pesco
I7: Sant’Angelo del Pesco – Castel del Giudice
I8: Castel del Giudice – Capracotta
I9: Poggio Sannita – Castelverrino
I10: Castelverrino – Agnone
In evidenza
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